Mostra Centenario Scarpa

La mostra, ospitata in un’ala del Seminario Vescovile di Treviso è stata allestita in occasione del centenario della donazione delle proprie collezioni naturalistiche da parte del dottor Giuseppe Scarpa. Un’occasione unica per riscoprire uno dei tesori dimenticati di Treviso, imperdibile perché il museo è chiuso da diversi anni al pubblico. Singolare figura quella di Giuseppe Scarpa, nato a Treviso nel 1851 da una benestante famiglia veneziana, che profuse tutte le sue energie e sostanze per le scienze naturali: fu collezionista, allevatore, nel giardino di casa scorrazzavano rettili e scimmie, cercatore, molti lo incrociavano per fossi alla ricerca di lamprede, tassidermista sopraffino, inventore, una sua applicazione riguardante l’elettricità suscitò l’interesse di Nikola Tesla e venne adottata nella telefonia, professore e direttore della sez. Naturalistica del museo Correr di Venezia. Splendide le collezioni di vertebrati, con esemplari rarissimi o estinti , le raccolte malacologiche, paleontologiche, botaniche, erpetologiche che attirano studiosi da tutto il mondo e che continuano ad incrementarsi ancor oggi. Un modo per riannodare i fili della memoria – per molti fu la prima “gita scolastica”- davanti al maestoso grifone che nel 1954 finì sulla copertina della Domenica del Corriere per aver aggredito in quel di Carbonera una bimba o ammirando la salamandra gigante del Giappone, rarissima, che visse ben 24 anni in casa Scarpa ,o sostando di fronte al piccolo scimpanzé che, ammalatosi, venne ricoverato per qualche giorno al Ca’ Foncello per le cure del caso Una mostra per ricordare un “museo che non c’è”, come l’hanno giustamente definito, i curatori.