Sinodo: la Chiesa italiana continua a camminare

E’ un cammino articolato, plurale e partecipato quello che la Chiesa italiana ha attuato nel mese di maggio. Dopo la consegna delle sintesi degli ascolti sinodali da parte di tutte le diocesi avvenuta il 30 aprile scorso (ne sono arrivate più di 200), la Commissione sinodale nazionale ha predisposto una prima bozza di un testo di servizio che ha sottoposto al lavoro di oltre 300 referenti diocesani riuniti a Roma dal 13 al 15 maggio. Attraverso lavori di gruppo e assemblee intense, il testo è stato emendato e migliorato al fine di consegnarlo all’Assemblea generale dei Vescovi della Conferenza episcopale italiana.
Dal 24 al 26 maggio scorso i Vescovi, insieme a 32 referenti regionali per il sinodo (perlopiù laici) invitati, si sono messi in ascolto del testo di servizio e si sono confrontati in piccoli gruppi per individuare progressivamente alcune priorità che tracceranno la direzione del secondo anno di ascolto (sapienziale).
Tali direzioni di cammino saranno discusse in estate dalle Conferenze Episcopali Regionali, unitamente ai referenti diocesani, e consegnate alle diocesi nei primi giorni di settembre.
In questi giorni l’équipe sinodale diocesana, con la presenza del vescovo Michele, sta pensando alle modalità e ai tempi di una restituzione in diocesi, a breve, della sintesi degli ascolti inviati a Roma e, successivamente, di un ampio incontro a livello diocesano per recepire quanto emerso in diocesi e a livello nazionale al fine di impostare insieme il secondo anno di ascolto sulle priorità indicate dai vescovi. E’ un cammino di popolo (oltre 40.000 gruppi sinodali attivati, quasi mezzo milione di persone coinvolte in Italia) che sta lentamente facendo emergere il senso (significato e direzione) del nostro camminare come Chiesa nella società e nella storia. È un cammino che ha e avrà delle ricadute a livello locale (nelle nostre case, parrocchie, Collaborazioni pastorali, …), a livello diocesano, nazionale, universale.
Papa Francesco, con il suo invito e il suo sostegno a camminare insieme, ci sta aiutando a vivere la relazione, a lui tanto cara, tra il locale e l’universale, tra il nostro essere Chiesa nel nostro territorio, nella nostra quotidianità e la Chiesa tutta, allargata e accogliente. È emozionante e fonte di speranza vivere il cammino di una Chiesa che sosta in ascolto, che fa dell’ascolto dello Spirito e dell’altro la priorità e lo stile che permette di costruire una cultura dell’incontro. (Andrea Pozzobon – co-referente diocesano e triveneto per il Sinodo)