Treviso rende omaggio al maestro Ireneo Fuser, organista e docente trevigiano

L’Istituto Diocesano di Musica Sacra di Treviso celebra con una conferenza e un concerto il suo primo insegnante d’organo, il maestro Ireneo Fuser, musicista e docente tra i più brillanti e influenti rappresentanti della scuola organistica italiana del Novecento. L’evento, in programma sabato 22 febbraio 2025, si articolerà in una conferenza, alle 17.00, presso l’Istituto di musica sacra (via San Nicolò 29, Treviso) e un concerto alle 20.30 in Cattedrale.

Sarà l’occasione per presentare i volumi appena pubblicati che raccolgono la sua biografia e le opere per organo, oltre che ascoltare alcune composizioni originali e inedite del maestro.

A impreziosire la serata sarà la partecipazione di artisti di grande spessore: Andrea Macinanti all’organo, Anna Tonini al flauto, con il debutto dei Pueri cantores dell’Istituto diocesano.

Ireneo Fuser nasce a Carbonera il 12 novembre 1902. Muove i primi passi nel mondo della musica partecipando attivamente alla vita parrocchiale, dove la sua predisposizione all’universo sonoro vengono notati dall’allora parroco, alla precoce età di 8 anni. Lo studio dell’organo inizia dunque proprio a Carbonera e lo vedrà diplomato in breve tempo al Conservatorio di Venezia con il massimo dei voti.

A Treviso Fuser insegna pianoforte (cattedra che terrà per sette anni) al Liceo Manzato e organo alla scuola Ceciliana (oggi Istituto Diocesano di Musica Sacra); dal 1927 inoltre, è organista del Duomo. Da lì, una carriera di concerti, registrazioni radiofoniche, prestigiose proposte come docente che lo porteranno alla cattedra presso l’illustre Conservatorio di Bologna che lo consacra come uno dei massimi didatti e interpreti della scuola organistica del Novecento, grazie a una sensibilità raffinata, elegante e composta, testimoniata dagli apprezzamenti di alcuni dei più importanti artisti italiani, tra i quali figura anche il compositore Nino Rota.

Instancabile collaudatore di nuovi strumenti, raffinato interprete di pagine organistiche, sua è la redazione dell’antologia “Classici italiani dell’Organo”, una raccolta delle più importanti composizioni per organo italiane nella storia della musica, un libro imprescindibile nella biblioteca di ogni organista, anche al giorno d’oggi.

Nel corso della sua lunga vita, ha scritto decine di pagine musicali per il suo strumento di elezione, e formato organisti che hanno portato, e tuttora portano, ai massimi livelli l’arte organistica.