COSTRUIRE IN ALTA QUOTA
Percorso vicariale 2021/2022
Tema del percorso è la ricerca della modalità con cui come comunità siamo chiamati a stare nei percorsi di catechesi dopo la pandemia; il titolo “Costruire in alta quota” dice già alcune istanze emerse in questo tempo: costruire non è ristrutturare, riadattare il preesistente ma essere disponibili a far nascere qualche cosa di nuovo; per costruire non è possibile improvvisare ma è necessario progettare, intercettando le persone e i loro spazi di vita, senza cadere nella diffusa tentazione di contrapporre la cura delle relazioni personali e ai programmi. Si tratta inoltre di costruire in alta quota, accettando la sfida di un progetto audace ma allo stesso tempo capace di tenere insieme altezza e profondità, per ricondurre l’uomo alla grandezza della sua vocazione.
Il percorso si articola in tre incontri, introdotti da una prima serata laboratoriale, nei quali vengono condivisi alcuni criteri emersi dal discernimento della chiesa italiana, per un’adeguata ripartenza della catechesi. L’obiettivo non è quello di presentare soluzioni ma di offrire uno spazio di dialogo fra i catechisti, e dove è possibile sacerdoti e operatori pastorali, a partire dalle esigenze delle proprie comunità, per trovare insieme la direzione verso dove muovere alcuni passi.
Gli interventi brevi ed essenziali dei relatori si alternano a momenti di confronto in assemblea, secondo le modalità formative che ha suggerito la pandemia, caratterizzate dall’essenzialità della proposta e dall’ascolto delle reciproche narrazioni.
Il corso vicariale di quest’anno è volutamente proposto in presenza, per venire incontro alle esigenze più volte espresse dai catechisti, di avere spazi di confronto fra loro non limitati dallo schermo, ma anche per rinsaldare il legame tra l’ufficio e il territorio, mantenuti durante lo scorso anno esclusivamente nella modalità digitale.
L’attivazione del corso va valutata in congrega, tenendo conto delle esigenze delle comunità parrocchiali del vicariato; l’organizzazione e la conduzione degli incontri è affidata ai sacerdoti referenti per la catechesi, con la collaborazione dei catechisti coordinatori della catechesi. Va stabilita la collocazione nel calendario, a partire dal mese di novembre, e contattati i relatori per i singoli incontri. A seconda del numero di presenze previste scegliere un ambiente adeguato, non troppo dispersivo, che possa facilitare i lavori in assemblea proposti a piccoli gruppi.
L’ufficio mette a disposizione il dépliant con la presentazione del corso e il modulo per le iscrizioni e il materiale per il primo incontro.
Gli incontri
Costruire in profondità
Incontro introduttivo, condotto dal referente per la catechesi (o da un sacerdote da lui indicato). Idealmente l’incontro si pone in continuità con la serata del 17 settembre scorso, caratterizzata dall’ascolto dell’architetto Simone Gobbo e del racconto della costruzione del Bivacco Fanton, lasciando ai catechisti uno spazio di confronto sulle suggestioni che il mondo dell’architettura aveva offerto alla nostra pastorale, per poter realmente “costruire in alta quota”. L’incontro propone spazi di discernimento personale sul servizio del catechista vissuto nel tempo della pandemia e raccoglie intuizioni e desideri rispetto al prossimo futuro, che saranno opportunamente ripresi alla fine del percorso, durante l’ultimo incontro.
Costruire insieme
Interviene Francesca Negro
Le linee guida per la catechesi dell’anno 2021/2022 pubblicate dalla CEI riprendono nel titolo un’espressione usata da papa Francesco in riferimento ai catechisti nel discorso dello scorso gennaio: Artigiani di comunità. Il tema della relazione, della riscoperta di relazioni nelle comunità è emerso più volte durante la rilettura del tempo della pandemia, con il rischio a volte di farlo diventare uno slogan, vuoto di significato e lontano dalla realtà. Si tratta allora di rimettere a tema la dimensione comunitaria nel servizio di un catechista, di guardare con una nuova prospettiva i rapporti con le famiglie, al di là della mera funzionalità, superando quell’autoreferenzialità che spesso affatica la costruzione di relazione autentiche.
Costruire e custodire
Interviene don Marco Piovesan
L’incontro accosta la dimensione della custodia nella formazione del catechista all’interno di una comunità cristiana. Prendersi cura delle persone significa sapersi fare le domande giuste, che non sono necessariamente: “quando potremmo rifare comunioni e cresime?”, ma piuttosto: “come possiamo prenderci cura delle persone in questo tempo, con i nostri percorsi pastorali?”. A tema il discernimento sul rischio della sacramentalizzazione della catechesi, emerso in molte comunità nel tempo della pandemia, e sul legame tra sacramento e vita, ricollocando l’accompagnamento alla celebrazione in un itinerario di fede.
Costruire con creatività
Interviene don Alberto Zanetti
L’ultimo incontro accosta la dimensione della creatività, più volte evocata da papa Francesco in relazione all’identità dei catechisti e molte volte sperimentata nel tempo della pandemia, senza tuttavia confonderla con l’eccezionalità e la stravaganza. Cosa significa propriamente annunciare il Vangelo con creatività, quali linguaggi, schemi, strutture…vanno cambiati, non perché siano semplicemente nuovi ma adeguati a raggiungere i ragazzi e le famiglie del nostro tempo? La creatività ricompresa nel senso di generatività aiuta il catechista ad aprirsi ad una visione di futuro, rinsaldando la speranza e la motivazione al servizio.
Nell’incontro è previsto un tempo di riconsegna di quanto emerso all’inizio del percorso, intercettando la lettura del vissuto e i desideri per il futuro, per accompagnare i catechisti a cercare insieme alcuni passi essenziali da muovere.