Pietre vive

È uscito in questi giorni, pubblicato dalla casa editrice EDB, l’itinerario Pietre vive, rivolto ai preadolescenti di 13-14 anni, ultimo volume del Progetto Sicar.

L’itinerario conclude il tempo mistagogico dell’iniziazione cristiana, accostando alcune tematiche che interpellano gli adolescenti in un periodo di vita delicato, segnato da vari passaggi: dalle scuole medie alle superiori, dalla dipendenza dai genitori alle prime esperienze di autonomia, dalla catechesi dell’iniziazione cristiana ai gruppi giovanili. La fiducia, la libertà, l’autenticità, il rapporto con il creato: questioni esistenziali che appartengono alla storia di ciascuno e che vengono interpretate alla luce della storia della salvezza, attraverso alcune pagine dell’Antico Testamento.

Lo stile. Dal punto di vista del metodo la regola delle AAA rimane il riferimento fondamentale: l’annuncio parte dalla vita e alla vita ritorna, attraverso le pagine della Scrittura. Rispetto agli altri itinerari tuttavia la dinamica viene accostata con maggior respiro: a volte i tre passaggi sono presenti nello stesso incontro, altre volte invece sono distribuiti in più incontri, per dare la possibilità ai ragazzi di vivere la proposta in un tempo più disteso. La tendenza peraltro era già emersa nell’itinerario Al soffio dello Spirito.

I soggetti coinvolti. A differenza degli altri itinerari Pietre vive è scritto a più mani: hanno collaborato, con le loro specifiche competenze, professionisti nell’ambito biblico, cinematografico, naturalistico…, che hanno offerto ampi contributi non solo per le attività con i ragazzi, ma anche per la formazione dei catechisti e degli animatori che li accompagnano. Così come è scritto a più mani, a più mani dovrebbe anche essere proposto nelle comunità: giovani, laici e consacrati appassionati della Scrittura, cantori, operatori della Caritas…tutti soggetti che andrebbero coinvolti dai catechisti, non solo per avere un aiuto tecnico-organizzativo, ma anche per condividere il compito iniziatico, per generare legami di comunità e crescere insieme nel senso della reciproca appartenenza.

L’adattabilità. L’itinerario presenta una certa agilità; l’ordine con cui sono presentati i temi ha una sua logica, biblica e antropologica, ma nulla vieta di riadattarlo sulla base di particolari esigenze della comunità.

Gli incontri di catechesi non sono molti e lasciano ampio spazio alle altre dimensioni della vita di fede: momenti celebrativi, iniziative caritative, eventi significativi della comunità possono trovare adeguatamente una collocazione nell’itinerario: i ragazzi sono generati alla fede nella comunità e la comunità è da loro rigenerata.

Il contatto con il territorio. Diventa inoltre importante il contatto con la comunità più ampia, oltre la realtà ecclesiale: l’itinerario sollecita ad una presenza nel territorio, incrociando quegli ambiti di vita dove i ragazzi trascorrono gran parte del loro tempo, come il mondo della scuola, dello sport, l’ambiente digitale. Sono per noi spazi da abitare, non solo per stabilire alleanze educative, ma anche per imparare quel linguaggio che possa rendere comprensibile ai ragazzi il nostro annuncio del Vangelo.

L’itinerario è disponibile presso la portineria di Casa Toniolo, aperta tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.30.