Domenica 17 ottobre, alle ore 16.00, nel Tempio di S. Nicolò, a Treviso, ci incontreremo con il vescovo Michele per l’ascolto della Parola di Dio e la preghiera. Sarà, questa, la celebrazione diocesana di avvio del Sinodo dei Vescovi (2021-2023), come avverrà nella medesima domenica in tutte le diocesi del mondo, a seguito della celebrazione con cui il 10 ottobre, a San Pietro, papa Francesco ha aperto solennemente il Sinodo.
Un Sinodo in questo caso del tutto particolare. Perché parte da quanto detto dal Papa nell’ottobre 2015, in occasione del 50° anniversario dell’istituzione del Sinodo dei Vescovi: «Proprio il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio». E sottolineava: «Una Chiesa sinodale è una Chiesa dell’ascolto, nella consapevolezza che ascoltare è più che sentire. È un ascolto reciproco in cui ciascuno ha qualcosa da imparare».
Occorre dunque andare a queste affermazioni per comprendere il perché proprio la sinodalità sia il tema che questo Sinodo metterà a fuoco, Sinodo che ha per titolo: “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”.
Ma in quale forma svilupparlo? Se la sinodalità è quanto Dio si aspetta dalla Chiesa per questo millennio, non sufficiente semplicemente affrontarlo come oggetto di riflessione, di confronto e di approfondimento; è necessario diventi anche occasione per promuovere un processo di Chiesa sinodale, mettere in movimento, attivare pure delle conversioni laddove risultano necessarie.
Dunque, come ricorda il Papa e indicano i primi documenti preparatori, il Sinodo che ci attende non dovrà limitarsi ad essere un Sinodo-evento, circostanziato nel tempo, bensì un Sinodo-processo. In altri termini: un vero e proprio itinerario da compiere per l’intera Chiesa; vivo, attivo, anche con l’intento di coinvolgere il maggior numero di persone, non solo chi partecipa alla comunità cristiana, ma pure chi con essa ha un rapporto discontinuo, saltuario, magari pure interrotto.
Un coinvolgimento “largo”, pertanto, che fa proprio dell’ascolto il suo indispensabile punto di partenza. Ascolto che va messo in atto come prima e fondamentale fase del percorso sinodale. Da mettere in atto nelle forme più diverse, giungendo entro il mese di aprile 2022 ad una conclusiva sintesi per ciascuna diocesi.
Sarà allora questo l’impegno dei prossimi mesi della nostra Chiesa, la quale potrà anche avvalersi del recente Cammino Sinodale, recuperando le linee di fondo e le scelte da esso emerse.
Tale fase di “ascolto”, inoltre, sarà pure la prima fase del Cammino Sinodale che la Chiesa italiana, su indicazione dei vescovi, ha scelto di intraprendere per poi continuarlo fino al 2025, arricchendolo di altri passaggi già annunciati.
La celebrazione diocesana del 17 ottobre, intanto, sarà motivo per invocare il dono dello Spirito e chiedere la grazia di essere disponibili al “nuovo” a cui il Signore chiama la nostra Chiesa nell’attuale fase storica e nell’impegno di quella conversione pastorale e missionaria oggi particolarmente urgente.
Potrà essere presente solo un limitato numero di persone, anche se sono disponibili alcuni posti per chi lo desidera (iscrizione all’indirizzo mail segreteria.pastorale@diocesitreviso.it). Il collegamento in diretta streaming sul canale Youtube della diocesi permetterà comunque a tutti di partecipare, meglio se ritrovandosi per gruppi nelle parrocchie o a livello di Collaborazioni pastorali. Ci sarà la traduzione nella Lingua italiana dei segni.
mons. Mario Salviato (tratto da “La Vita del popolo” del 10 ottobre 2021)