Veglia di preghiera con i giovani: “Chiediamo la semplicità di Bertilla per imparare a inciampare come lei nel cuore di Cristo”

“Per la via dei carri Bertilla è inciampata nell’amore di Cristo, non per cadere, ma per volare: inciampare nell’amore di Cristo per trovare la propria via, avere un cuore che vola verso Dio, pur rimanendo semplicemente uomini”: don Lorenzo Zannoni, direttore del Centro diocesano vocazioni, ha introdotto così giovedì 20 la veglia di preghiera per i giovani, “Inciampare nell’amore”, che si è svolta di fronte alle reliquie di santa Bertilla, nella chiesa di San Leonardo, a cura della Comunità vocazionale, della Pastorale giovanile del Vicariato urbano e della Cappellania universitaria.

“Chiediamo la semplicità di Bertilla per imparare a inciampare come lei nel cuore di Cristo – ha aggiunto don Lorenzo, nella proposta di meditazione -. Non si tratta solo di inciampare, ma di chiedere come Bertilla di avere il cuore di Gesù in noi, un cuore d’oro come lo desiderava lei, al punto di trovarlo consacrando la sua vita nell’Istituto voluto dal Santo Vescovo Giovanni Antonio Farina: Bertilla, infatti, era una maestra di Santa Dorote e figlia dei Sacri Cuori, cioè del cuore di Gesù e di Maria”.

“La chiamata di Dio è un mistero che si dischiude dentro la vita di ogni persona e noi siamo qui a celebrare il mistero di Dio sbocciato nella vita di una santa”. Da piccola e semplice suora dell’ospedale di Treviso, infatti, Bertilla ha trovato nell’assistenza ai malati la via per seguire il Maestro e diventare Santa Maestra secondo il Cuore di Gesù e di Maria.

“Penso che la via vocazionale di Bertilla – ha aggiunto don Lorenzo, rivolto ai tanti giovani presenti – ci insegni come la vocazione si compia sempre in due fasi: la ricerca e risposta alla chiamata; la fedeltà fino alla morte della risposta data”. Una fedeltà, nell’amore e nel servizio, che Bertilla ha sempre riposto nel fondamento sicuro di Cristo: “Una volta inciampata nel suo amore, hai capito la semplicità di questo insegnamento che ci lasci: “Ci vuole fatica e sacrificio, ma con il Crocifisso in mano tutto diviene leggero”.