Veglia per la vita: aprirsi all’amore vero che apre il cuore all’imprevedibile

Anche quest’anno la chiesa di San Francesco a Treviso ha accolto la veglia di preghiera per la vita, come di consueto, primo appuntamento della serie di iniziative proposte per la Giornata per la Vita, giunta alla 45a edizione. Organizzata dall’Ufficio di Pastorale Familiare in collaborazione con i Centri di Aiuto alla Vita della Diocesi, la veglia di venerdì 3 febbraio è stata presieduta dal Vescovo Michele.

Nella riflessione dei mons. Tomasi, l’invito ad «aprire la propria vita a quell’amore vero, talvolta eccessivo, che apre il cuore all’imprevedibile e fa fare cose folli», in luogo di una esistenza pianificata al dettaglio che non ammette variazioni sul tema fino a sopprimere, in senso figurato o letterale, ciò che viene ridotto a imprevisto: «Bisogna lasciarsi sfidare dalla vita. La vita è un dono, una danza, un incontro, un profumo, non un progetto, un piano».

Tre le testimonianze, alternate dalle letture: il primo contributo ha riportato la storia di una mamma accompagnata dall’associazione Uniti per la Vita, cui è seguito quello di un medico geriatra esperto in cure palliative che ha parlato del fine vita, Infine, la testimonianza di una coppia che ha fatto l’esperienza dell’affido.

L’articolo completo nella “Vita del popolo” in uscita