Per comprendere
La liturgia di oggi ci conduce silenziosamente nell’evento della passione e morte di Gesù.
Riconosciamo che questo è il modo con cui Dio ha rivelato la misura, l’ampiezza e la profondità del suo amore per noi.
Baciando il crocifisso siamo coinvolti in questo amore con il corpo e l’affetto, ed esprimiamo il desiderio di essere guariti e trasformati in uomini nuovi, figli di Dio capaci di compassione.
Con la preghiera universale presentiamo il mondo all’amore di Dio.
Per preparare
- Sulla tavola di casa si può stendere la tovaglia particolare usata la sera prima, con la Bibbia o il Vangelo aperto sul brano evangelico di questo giorno (il brano completo è Gv 18,1 – 19,42).
- Al centro della tavola si dispone un crocifisso coperto con un panno (se in casa non si trova un crocifisso, si cerca di costruire una croce con due elementi incrociati: due pezzi di legno o altro, oppure disegnandola su un foglio).
- Ricordiamo che in questo giorno vengono proposti il digiuno e l’astinenza dai cibi pregiati. La situazione che stiamo vivendo in questo tempo ci porta già a tante rinunce, ma il segno di qualche forma di digiuno e astinenza ci può aiutare a ritrovare il primato di Dio e di ciò che è più prezioso ai suoi occhi.
Inizio
Si inizia in silenzio.
Preghiera
Dopo il silenzio iniziale, entriamo nella preghiera con queste parole:
G. O Padre, che sei buono e grande nell’amore,
custodisci e proteggi la nostra famiglia
e tutti gli uomini e le donne del mondo;
per tutti noi Gesù ha offerto la sua vita
e con la sua resurrezione
ci ha aperto la strada alla vita eterna;
donaci, o Padre buono, il tuo Spirito
perché possiamo comprendere
con il cuore e con la mente
questo grande mistero di amore.
Amen.
Vangelo
(Gv 18,1-40; 19,1-42)
Il vangelo viene letto da un adulto o da un giovane.
Lett. Dal Vangelo secondo Giovanni
(forma breve Gv 19,1-34)
In quel tempo, Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare. E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano: «Salve, re dei Giudei!». E gli davano schiaffi.
Pilato intanto uscì di nuovo e disse loro: «Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa».
Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: «Ecco l’uomo!».
Al vederlo i sommi sacerdoti e le guardie gridarono: «Crocifiggilo, crocifiggilo!». Disse loro Pilato: «Prendetelo voi e crocifiggètelo; io non trovo in lui nessuna colpa». Gli risposero i Giudei: «Noi abbiamo una legge e secondo questa legge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio».
All’udire queste parole, Pilato ebbe ancor più paura ed entrato di nuovo nel pretorio disse a Gesù: «Di dove sei?». Ma Gesù non gli diede risposta. Gli disse allora Pilato: «Non mi parli? Non sai che ho il potere di metterti in libertà e il potere di metterti in croce?».
Rispose Gesù: «Tu non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall’alto. Per questo chi mi ha consegnato nelle tue mani ha una colpa più grande».
Da quel momento Pilato cercava di liberarlo; ma i Giudei gridarono: «Se liberi costui, non sei amico di Cesare! Chiunque infatti si fa re si mette contro Cesare». Udite queste parole, Pilato fece condurre fuori Gesù e sedette nel tribunale, nel luogo chiamato Litòstroto, in ebraico Gabbatà.
Era la Preparazione della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: «Ecco il vostro re!».
Ma quelli gridarono: «Via, via, crocifiggilo!». Disse loro Pilato: «Metterò in croce il vostro re?». Risposero i sommi sacerdoti: «Non abbiamo altro re all’infuori di Cesare».
Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.
Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù nel mezzo. Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei». Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove fu crocifisso Gesù era vicino alla città; era scritta in ebraico, in latino e in greco.
I sommi sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: «Non scrivere: il re dei Giudei, ma che egli ha detto: Io sono il re dei Giudei».
Rispose Pilato: «Ciò che ho scritto, ho scritto».
I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si adempiva la Scrittura: Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte. E i soldati fecero proprio così.
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!».
Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: «Ho sete».
Vi era lì un vaso pieno d’aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca.
E dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». E, chinato il capo, spirò.
Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all’altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua.
Silenzio
Dedichiamo un po’ di tempo per riflettere ed eventualmente rileggere personalmente qualche passaggio del brano appena ascoltato.
Svelamento e contemplazione della Croce
La Guida, togliendo il panno che copre il crocifisso posto al centro della tavola, invita i presenti a contemplare, in silenzio, questo “segno” di salvezza.
Ci introduciamo alla contemplazione con queste parole:
G. Contempliamo il Crocifisso.
Sul legno della croce
Gesù ha sconfitto la morte
e ci ha lasciato un esempio,
perché anche noi impariamo
ad amare come lui.
Silenzio.
Preghiera universale
Con la Preghiera universale siamo invitati a unirci a tutta la Chiesa e a presentare a Dio le necessità di tutto il mondo.
Per la santa Chiesa:
Lett. Preghiamo per la santa Chiesa sparsa nel mondo e radunata ora nelle case.
Tutti: Padre, grande nell’amore,
che in Cristo
hai offerto al mondo la salvezza,
rendi la tua Chiesa
capace di annunciare te
e di portare
la luce della speranza
nel mondo. Amen.
Per il Papa:
Lett. Preghiamo per il santo padre Francesco, che il Signore ha scelto come nostra guida e pastore.
Tutti Padre, grande nell’amore,
custodisci e proteggi il nostro Papa
nella salute del corpo e dello spirito,
perché ci aiuti a crescere
nella fede in Gesù,
che è via, verità e vita. Amen.
Per i ministri ordinati, i consacrati e le consacrate, e per tutti i fedeli:
Lett. Preghiamo per il vescovo Michele, il nostro parroco N…, i preti, i diaconi, i religiosi e le religiose, i consacrati e le consacrate, coloro che svolgono un servizio nella Chiesa, e per tutti i fedeli.
Tutti Padre, grande nell’amore,
benedici coloro che ti seguono
e fa’ che continuino
a servirti fedelmente nei fratelli. Amen.
Per i catecùmeni:
Lett. Preghiamo per i fratelli e le sorelle che desiderano ricevere il Battesimo.
Tutti Padre, grande nell’amore,
custodisci il cuore
dei nostri fratelli e sorelle
che desiderano entrare
a far parte della tua famiglia
e fa’ che possano presto
rinascere alla vita nuova
mediante il dono
dello Spirito Santo. Amen.
Per l’unità dei cristiani e la fede di tutti gli uomini:
Lett. Preghiamo per tutti i cristiani, per i credenti di altre religioni e per coloro che non credono.
Tutti Padre, grande nell’amore,
fa’ che coloro
che credono nel tuo nome
formino una sola famiglia
e divengano segno credibile
della tua paternità
anche per coloro
che non hanno fede. Amen.
Per i governanti:
Lett. Preghiamo per coloro che sono chiamati al governo del mondo in questo tempo della storia.
Tutti Padre, grande nell’amore,
illumina e assisti
coloro che sono chiamati
a guidare le sorti dell’umanità
e rendili capaci di cercare
il bene di tutti,
la dignità per ogni persona,
la libertà e la pace. Amen.
Per i sofferenti:
Lett. Preghiamo per coloro che sono nella sofferenza a causa del coronavirus, per tutti i malati, per chi è nel lutto, per chi subisce la violenza della guerra, il dramma della povertà, l’indifferenza ai propri bisogni, il peso della solitudine.
Tutti Padre, grande nell’amore,
libera il mondo da ogni disordine,
ascolta il grido di chi ti chiede aiuto,
portaci il soccorso
della tua misericordia. Amen.
Per gli uomini di buona volontà:
Lett. Preghiamo per coloro che operano per il bene di tutti: per coloro che lavorano negli ospedali e nella ricerca, nella sanità, nelle case di riposo; per coloro che provvedono ai generi di prima necessità; per chi lavora nella sicurezza, nell’ordine pubblico, nei trasporti.
Tutti Padre, grande nell’amore,
dona la tua forza a coloro
che agiscono aiutando il prossimo,
siano Vangelo
che prende forma nell’oggi. Amen.
Per la famiglia umana:
Lett. Preghiamo per tutte le famiglie e per la famiglia umana che abita il mondo.
Tutti Padre, grande nell’amore,
ogni famiglia è un dono per il mondo:
custodisci gli affetti,
i legami parentali e quelli fraterni
che aprono al mondo intero,
dona forza a quanti sono
nella crisi per il lavoro,
rendici capaci
di una solidarietà universale. Amen.
Per il creato:
Lett. Preghiamo per il mondo, che il Signore ha donato a noi uomini per la nostra felicità, affidandolo alla nostra cura.
Tutti Padre, grande nell’amore,
accresci in noi una rinnovata
sensibilità ecologica
e fa’ che torniamo a lodarti
con tutte le tue creature,
per il bene nostro
e di tutte le generazioni a venire. Amen.
Atto di fede: bacio della Croce
La Guida introduce l’Atto con le seguenti parole:
G. Tu, Gesù, sul legno della Croce
hai dato la tua vita
per liberarci dal peccato e dalla morte.
Tu ti sei caricato delle nostre sofferenze
perché noi fossimo liberati
e ogni nostra situazione
fosse aperta alla speranza.
Si dice insieme l’invocazione che segue e poi si passa il crocifisso di mano in mano e ognuno compie il gesto semplice e intimo del bacio, come espressione della propria fede e del proprio amore per Gesù.
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo,
perché con la tua Santa Croce
hai redento il mondo.
Conclusione in silenzio
Terminiamo questa celebrazione così, nel silenzio. Silenzio che siamo invitati a mantenere anche nella giornata di domani, per custodire quanto abbiamo vissuto e in attesa della grande gioia della Resurrezione del Signore Gesù che vivremo nella Veglia Pasquale, la sera del Sabato Santo.
E’ il giorno del silenzio e dell’attesa
La Chiesa contempla la discesa agli inferi di Gesù. La nostra preghiera invoca Dio affinché discenda nei nostri “sepolcri” e nelle ferite della storia e porti resurrezione e vita.
Se si desidera, si può fare una semplice preghiera al mattino o prima del pranzo