Un intervento per risanare la facciata del Vescovado e il sottoportico di via Canoniche: è questo l’obiettivo del restauro che inizierà la prossima settimana in piazza Duomo, dove saranno allestiti i ponteggi per permettere i lavori che riguarderanno il fronte del palazzo e il “sottoportego del Vescovo”.
L’intervento, a cura della Diocesi di Treviso, sarà seguito dallo studio di architettura “arkestudio+” di Ditadi e Filippi associati, che ha effettuato lo studio e il progetto.
L’edificio – come spiega la relazione storico – architettonica – è documentato fin dal 1400, e forse risale a tempi precedenti. E’ il risultato dell’aggregazione di più parti di edifici, inizialmente addirittura realizzati in legno, poi convertiti in costruzioni a mattoni, che vennero fortemente e spesso rimaneggiati.
Il restauro della facciata dell’Episcopio, resosi ormai necessario, anche per bloccare il disgregamento e il distacco degli intonaci, durerà all’incirca 5 mesi e verrà effettuato grazie alla possibilità di usufruire del Bonus facciate, attualmente al 60%.
Il fronte del palazzo vescovile, nel contempo, verrà portato alla sua antica bellezza grazie alla ricomposizione filologica della facciata, mediante la riproposizione della decorazione a monocromo che era presente alla fine dell’800, così come rilevata grazie alla scansione eseguita con il rilievo laserscanner. Insieme alla documentazione di foto storiche, custodite presso il FAST (Foto archivio storico trevigiano), questo lavoro di indagine ha consentito la ricostruzione esatta dell’impianto decorativo completo dell’esterno del palazzo vescovile.
Prima di tali operazioni, il restauro – spiega la relazione tecnica – prevede le operazioni di pulitura, il lavaggio e la rimozione delle parti in distacco dell’intonachino superficiale, il consolidamento dell’intonaco e l’eventuale reintegro di intonaco stesso, la stuccatura delle lesioni, la pulitura delle parti in pietra. Un lavoro anche di consolidamento dell’intonaco, dunque, visti i distacchi recenti, soprattutto dal cornicione, e delle malte che si sono “gonfiate” e si stanno rapidamente deteriorando.
Per quanto riguarda il sottoportico che porta in via Canoniche – spesso utilizzato come superficie per manifesti o graffiti -, l’intervento prevede il rifacimento degli intonaci del basamento, con l’asportazione di quelli disgregati e distaccati per efflorescenze saline. Per la restante parte delle superfici, infine, è prevista la pulizia, eventuali consolidamenti e reintegrazioni pittoriche, la stesa di materiale protettivo.