Fratelli e sorelle carissimi della Chiesa di Treviso,
giunge un nuovo Natale, e giunge in una situazione che la crisi economica rende per molti, soprattutto per alcune fasce della popolazione, densa di apprensioni e di timori. Natale fa pensare tradizionalmente ad un’occasione di festa, di serenità,
in cui si vive anche la gioia (speriamo non una rassegnata costrizione) di fare regali, espressione di affetto e di gratitudine. Molti diranno: quale serenità, quale festa, quando il lavoro si fa precario, il ‘giungere a fine mese’ si fa più arduo, il passaggio
dalla scuola alla professione appare sovente senza sbocchi? La dura realtà rende stonate, in molte famiglie, le carezzevoli nenie natalizie, fa apparire inopportuni gli addobbi festosi e le luminarie che invitano agli acquisti…. (scarica l’allegato per leggere tutto il messaggio)
giunge un nuovo Natale, e giunge in una situazione che la crisi economica rende per molti, soprattutto per alcune fasce della popolazione, densa di apprensioni e di timori. Natale fa pensare tradizionalmente ad un’occasione di festa, di serenità,
in cui si vive anche la gioia (speriamo non una rassegnata costrizione) di fare regali, espressione di affetto e di gratitudine. Molti diranno: quale serenità, quale festa, quando il lavoro si fa precario, il ‘giungere a fine mese’ si fa più arduo, il passaggio
dalla scuola alla professione appare sovente senza sbocchi? La dura realtà rende stonate, in molte famiglie, le carezzevoli nenie natalizie, fa apparire inopportuni gli addobbi festosi e le luminarie che invitano agli acquisti…. (scarica l’allegato per leggere tutto il messaggio)
23-12-2011